Anche quest'anno abbiamo attivato un efficiente servizio di consegna grazie al partner Mail Boxes Etc. Sarà sufficiente scegliere il vostro regalo presso il nostro negozio, fornire l'indirizzo di recapito ed il vostro pacco sarà consegnato in città o nel resto d'Italia entro 24/72 ore.
Inoltre per agevolarvi negli acquisti natalizi rimarremo aperti tutte le domeniche e l'8 dicembre.
Sapori d'Italia nasce nel luglio del 2005 da un'intuizione dell'attuale titolare Rosario Levatino che realizza il sogno di lavorare in proprio nel mondo dell'enogastronomia di qualità con lo scopo di valorizzare e commercializzare prodotti tipici della cultura gastronomica italiana. Fin da subito partecipa a un’iniziativa promossa dalla provincia di Torino creata per riscoprire i prodotti tipici della zona, diventando rivenditore autorizzato dei prodotti del paniere della provincia di Torino.
lunedì 28 novembre 2011
domenica 13 novembre 2011
Dolcetto Bricco Mollea
Tratto da "Gli amici del bar"
dolcetto_langheMonregalesi_con_nostalgia2010_vicoforte
Bricco Mollea di Angioletta De Giorgis, Dolcetto delle Langhe Monregalesi doc, “XIII° vendemmia. Con nostalgia”, 2010.
Un “piccolo” dolcetto pedemontano di Vicoforte (CN) vicino a Mondovì (CN).
Dove la pianura che da Torino scende a sud, scortata dalle Alpi e dalle colline del Monferrato e poi di Langa, verso il mare, si increspa e si solleva nel disperato tentativo di non finire a mollo nel Mediterraneo.
Alpi Liguri e non colline di Langa.
Piccolo perché ha le caratteristiche dei dolcetti di montagna.
E il dolcetto in montagna se la cava egregiamente arrivando a maturazione prima che scenda la neve.
E come tale non inarca un corpo possente con colori cupi, tannini ruvidi e alcool in sovrabbondanza.
Il frutto è più delicato e acidulo, il passo è agile da scalatore attento a non caricarsi di pesi superflui.
I profumi sono più minerali, di macchia, di sottobosco e di humus.
La bocca è fresca quasi acidulata come certi lamponi o le piccole prugne gialle che crescono lungo i bordi delle strade sterrate di montagna.
Sgrassante e bevibile.
Vini da riscoprire e da adottare per la loro esuberante normalità.
Da polenta e formaggi.
Piccolo perché è una produzione confidenziale.
Il produttore ormai in pensione ha dedicato molto al bellissimo B&B di chiara impronta contemporanea e il vigneto è piccolo, anche lui.
Piccolo per il prezzo di sette euro e cinquanta in enoteca.
Piccolo, anzi ormai unico perché dal 2011 dovrà chiamarsi Dogliani Docg.
E sia il territorio sia il vino con il Dogliani mi pare abbiano poco da spartire.
Forse solo la cultivar.
Per questo il produttore ha messo in etichetta “con nostalgia”.
Bonne degustation
Luigi
Campione omaggiato dallo “scopritore” Rosario Levatino e con lui degustato nel retro della sua enoteca i “Sapori d’Italia”.
domenica 6 novembre 2011
Giandujotto di Torino
Torino divenne la capitale italiana del cioccolato durante i grandi flussi migratori delle comunità di religione protestante succedutisi tra Sette e Ottocento. Le famiglie valdesi di ritorno dal loro esilio in Francia e in Svizzera portarono spesso con sé i segreti dell'arte dolciaria d'Oltralpe e la patente di cioccolatieri. L'industria del cioccolato nacque proprio dalle esperienze di questi pionieri, che introdussero e perfezionarono nuove tecniche di lavorazione e moderni macchinari.
Il cioccolato Gianduja nacque per caso all'inizio dell'Ottocento, come espediente fortuito dei cioccolatieri torinesi per sopperire alle loro difficoltà nel rifornirsi di cacao, a causa del blocco continentale imposto da Napoleone. Essi iniziarono ad aggiungere in misura variabile nocciole tostate all'impasto di cacao e zucchero. Un'aggiunta ancora clandestina (nocciole e mandorle torrefatte erano considerate sostanze adulteranti) e che iniziò ad essere esplicitamente dichiarata solo all'inizio del Novecento con la divulgazione della ricetta segreta del cioccolato alla nocciola "detto Gianduja".
I cioccolatini prodotti con pasta "Gianduja" - i Giandujotti che ben conosciamo - nacquero ufficialmente nel 1865 nel laboratorio della ditta Prochet Gay e C. in Piazza San Carlo a Torino, conquistando da allora i mercati internazionali e generazioni di golosi.
I giandujotti da noi proposti sono prodotti in maniera artigianale secondo l'antica ricetta, utilizzando soltanto cacao, nocciola igp del Piemonte, zucchero e burro di cacao, senza latte, aromi artificiali e additivi chimici.
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